Descrizione
Nella chiesa di Santa Maria degli Angeli a Roma, alla presenza delle più alte cariche delle Forze Armate, si sono svolti i funerali in forma ufficiale dell’ammiraglio Guido Venturoni, scomparso domenica 9 novembre all’età di 91 anni. Per l'Amministrazione comunale di Teramo, che in concomitanza con i funerali ha proclamato il lutto cittadino, erano presenti il Sindaco Gianguido D'Alberto e l'Assessore al Sociale Stefania Di Padova, oltre a una delegazione del Corpo di Polizia Municipale con il gonfalone del Comune.
Una cerimonia molto sentita e partecipata, celebrata dall'Arcivescovo Monsignor Giuseppe Mani, che nel corso dell'omelia ha ricordato le eccezionali doti umane e professionali dell'ammiraglio e la sua costante apertura al dialogo, pur nella fermezza e nel rigore che lo contraddistinguevano. Un uomo che, come evidenziato dalle più alte cariche militari, sapeva coniugare rigore, serietà ed umanità e che anche nel rapporto con i sottoposti mostrava sempre una grande attenzione al confronto, tanto da rappresentare un punto di riferimento per intere generazioni di militari.
Tra gli interventi quello del figlio Paolo, che nel ricordo più intimo, quello dei familiari, ha tratteggiato la figura di un uomo che pur tra i numerosi e gravosi impegni legati alla sua lunga carriera militare prima e all'importante ruolo in Finmeccanica dopo il suo congedo, ha sempre messo la famiglia al primo posto.
Dopo i funerali la salma è stata tumulata al cimitero di Cartecchio, a Teramo, su sua espressa volontà.
"La scomparsa dell’ammiraglio Guido Venturoni, figura di altissimo profilo istituzionale e militare, lascia un vuoto incolmabile nel nostro Paese e soprattutto nella sua città, Teramo - ha detto il Sindaco nel suo breve saluto al cimitero - alla quale è sempre rimasto strettamente legato, sentendola come parte viva della propria identità personale e professionale. Un uomo delle istituzioni, un militare, che ha dedicato la sua vita al nostro Paese, incarnando con la sua straordinaria competenza e con il suo alto rigore, quei valori costituzionali di cui le Forze Armate rappresentano il custode principale. L'ammiraglio Venturoni è stato l’esempio della contemporaneità delle nostre Forze Armate, che salde nei principi e nei valori che caratterizzano ciascuna di esse, sono sempre più in prima linea non solo nella sicurezza nazionale ma anche nel garantire la tutela della popolazione nelle calamità, fornendole assistenza e soccorso sia a livello nazionale che internazionale, oltre che nella cooperazione e nella solidarietà. Quelle Forze Armate che devono essere sempre più vero e proprio strumento di Pace. All'Ammiraglio, alla sua famiglia, va il nostro abbraccio sincero, nel ricordo di un uomo che ha rappresentato la storia del nostro Paese”.
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Ultimo aggiornamento: 6 novembre 2025, 11:45